Temporary Exhibition: Sandro Luporini
In the breathtaking complex of the Diocletian Baths the temporary exhibition of Sandro Luporini artworks
Exhibition in Rome, June, July, August, September, 2016, What's on, Terme di Diocleziano. Diocletian Baths, National Roman Museum, Hotel Columbia Neighborhood,
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Temporary Exhibition: Sandro Luporini

National Roman Museum – Baths of Diocletian

th2K1SPZIE

4 min (300 m)

Via Enrico de Nicola, 79

Ph +39 0639967700

Sandro Luporini Scrittore Pittore

from June 9th to September 11th, 2016
from Tuesday to Sunday 9:00 – 9:30

Last admission 18:30

Monday closed

official website

Single ticket valid for 3 days at 4 sites (Palazzo Massimo, Palazzo Altemps, Crypta Balbi, Baths of Diocletian)

Sandro Luporini Apparizione 84

«Io cerco di bloccare il tempo in un momento in cui non sia né passato, né presente,
né futuro ma sia un attimo bloccato, fermato… e questo sarebbe il senso
della metafisica: fermare il tempo.»
Sandro Luporini, 1998

La mostra, ideata e curata da Philippe Daverio, presenta i lavori di Sandro Luporini pittore, scrittore, artista attraverso l’opera pittorica e grafica e la sua attività di coautore dei testi negli spettacoli teatrali di Giorgio Gaber.

Sandro Luporini inizia ad interessarsi alla pittura nei primi anni cinquanta. Negli anni sessanta, a Milano, condivide gli eventi del “Realismo esistenziale”. Da allora, allestisce mostre personali in tutta Italia e partecipa a importanti esposizioni collettive. L’incontro con Giorgio Gaber avviene a Milano nel ’59. A partire dal 1970, questa vicinanza troverà nello spazio teatrale una dimensione più congeniale alla loro ricerca dando vita a un’esperienza artistica unica nel genere: dal “Teatro- Canzone” agli spettacoli teatrali di prosa “d’evocazione”, fino all’ultimo album registrato in studio nel 2003, anno della scomparsa di Giorgio Gaber.

“…Il suo itinerario è assolutamente duplice, genialmente ambiguo fra letteratura e pittura. Spetta a noi scoprire il punto di congiunzione delle due parallele, che sta forse posto all’infinito, nell’accertamento vago d’un punto terminale e fatale dove il caos si dissolve nella metarealtà.” (Dalla prefazione di Philippe Daverio)